
L’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca ha diviso l’industria nautica internazionale: negli USA, le nuove tariffe minacciano di bloccare le esportazioni di imbarcazioni verso mercati chiave, mentre in Europa – e in particolare in Italia – alcuni segnali indicano un rinnovato ottimismo. In occasione del Düsseldorf Boot 2025, ad esempio, il presidente di Timone Yachts Group ha osservato un aumento dei contatti, suggerendo che l’effetto Trump stia risvegliando il mercato degli yacht.
Negli USA, il NMMA ha espresso preoccupazione per i dazi sui beni importati da Canada e Messico, elementi fondamentali per la produzione americana, evidenziando il rischio di una reazione tariffaria da parte di questi Paesi che potrebbe compromettere il recupero del settore e la stabilità dell’USMCA. Con il Canada responsabile del 51% delle esportazioni di imbarcazioni statunitensi, le nuove misure potrebbero danneggiare migliaia di piccole aziende familiari, mettendo a repentaglio un settore che impiega oltre 800.000 persone e sostiene 36.000 imprese.
Mentre negli Stati Uniti il clima rimane incerto a causa delle possibili ritorsioni, in Europa le tariffe potrebbero persino creare opportunità per i produttori locali, rafforzando la competitività e favorendo l’innovazione. L’industria nautica si trova così a dover bilanciare le esigenze di protezione dei lavoratori e dei mercati interni con le sfide imposte da una crescente tensione commerciale internazionale.
Fonti: FinanciaLounge, Marine Industry News.